Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
Oh, povera Santippe! | 199 |
— Ma perchè, signori giurati, — proseguì Meleto, — nulla la democrazia ateniese fece e farà mai contro la legge, prima che voi diate sentenza, a te, Socrate, spetta proporre di quale pena ti giudichi meritevole.
— In verità, Meleto, in verità, Anito, e tutti voi, signori di Atene, — cominciò allora Socrate, — io ben considerando di avere speso tutta la mia vita in pro’ vostro e di avere per questo trascurato gli interessi miei e quelli della mia famiglia, domanderei invece un premio. Ma sono vecchio oramai, ho settantacinque anni e perciò io mi restringo a chiedervi una tenue pensione; e quanto a voi, Meleto ed Anito, io chiedo la nomina nel Pritaneo, dove lo Stato onora e nutre i suoi cittadini più benemeriti.