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Socrate sospirò profondamente.

— Ah, perchè — proseguì Apollodoro — le belle donne allontanano invece lo sguardo da te? Perchè tu, come Giove, non puoi ingannare la loro stupidità, trasformandoti in cigno, in pioggia d’oro, in bianco toro come fece quel Dio? Chi sa quale generazione immortale verrebbe fuori! Altro che Ercole! altro che Achille! altro che Castore e Polluce! Oh, ecco Minerva, vedi, o Socrate, — esclamò Apollodoro, — la divina Minerva dovrebbe congiungersi con te.

— La quale sventuratamente — disse Socrate sorridendo — è nata sterile.

Apollodoro, col capo in giù, pensava alla singolare fatalità che Minerva era sterile, e solo quella bianca oca di Leda fu capace di covare quattro ova per volta!