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braccia tenere e poderose insieme, le quali — quando lui torna a casa con la bocca un poco amara per avere mangiato le prime foglie secche della delusione — gli si avviticchiano dietro le spalle; e le mani soavi gli si posano sulle guance, poi sugli occhi. Una voce adorabile dice intanto: «Mi conosci, amore? Chi è? È la tua adorabile sposina?» E spesso le labbra umidette e ristrette si allungano, si applicano sul volto dell’uomo in un’azione benefica, e, dirò così, antiflogistica, come fa la sanguisuga che porta via le acrità e il mal calore del sangue.

Io ho visto questa semplice e deliziosa scena ripetuta molte volte sui teatri da alcune nostre graziosissime attrici, per le quali la menzogna è piacere e insieme dovere professionale: e devo