Pagina:Panzini - Novelle d'ambo i sessi.djvu/89


Verbi transitivi e verbi intransitivi 77

alle parole scuffiotto e Ravanelli, e quetate le risa, si sentiva il borbottare iroso dello scolaro Ravelli che diceva al compagno:

Scuffiotto o scappellotto per mì l’è istess, basta che te l’abbia daa!

— Non ha, non ha il concetto, quel povero ragazzo, di quel che è la scuola! — concludeva il professore con abbondevole compatimento.

*

Ora avvenne che un po’ per volta Ravelli non rispose più alla chiama. Lodato sia il cielo!

Venne un po’ ad intervalli. Poi scomparve del tutto.

Ah, quale beneficio!

— Che ne è di quello sciagurato? — domandava il professore. — Ne sapete voi, ragazzi, qualche cosa?

— Dicono che gli è morto il babbo, che non seguita più gli studi, che è andato in Isvizzera.

“Ma poveri figliuoli — pensava il buon professore dei verbi transitivi e dei verbi intransitivi — , ridono, scherzano: ed anche per loro la morte scende con le sue unghie adunche. Illacrimabile Pluto!„