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Cose da manicòmio. 71

biancheria era una battaglia. Perchè? Ah, volete lavare perchè domani mi volete seppellire. Lo so. Ho inteso. Veniva il domani. Vede che non è morta, signora? Imperterrita: Domani! Un giorno, per nostro consiglio, lui, il figlio, condusse su una sarta per farle prendere la misura di una “toilette„ per quando sarebbe guarita. Cominciò a dare in ismanie. Era la veste per la bara. La sarta scappò via. Appena andata via, Vedete, — diceva, — che facevate apposta? che sapete anche voi che domani devo morire. Telefonata di urgenza. Torna su la sarta. Prende la misura. Dopo due giorni, porta una magnifica “toilette„. Ma poi, invece di vederla vestita, la vedo tutta occupata a tagliare a pezzettini il vestito.

Una mattina non la trovo nella sua camera. Mi viene un convulso anche a me: come un presentimento. Cerco, domando. Nessuno l’ha vista. Corro, giro tutta la casa: niente! Mi viene un pensiero: vado e vedo la porta della scaletta, che mena agli abbaini, aperta. Chi ha lasciata la porta aperta? Dopo un po’ che sono lì su la scala, che mi treman le gambe, sento qualche cosa come un ciac! enorme. Poi più nulla. Qualcosa è caduto dall’alto. Quel ciac mi si fa grande, grande: lo sento ancora. Sento grida. Vengono a chiamarmi: Mio Dio! ah, Madonna!