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36 | novelle d'ambo i sessi |
attraverso una piccola scalfittura, se pure scalfittura ci fu, cagionata dal dente di un topo, fosse potuta entrare nel suo cervello un’idea così spaventosa. Quale è l’abitazione nel cervello di un’idea così spaventosa? E come può un’idea far tremare un uomo? vietargli ogni altra attenzione? rendergli nero il sole? impedirgli la volontà? il sonno? il sorriso?
E Fulai raccontò ancora:
— Il mio cervello era prima come un paesaggio svizzero, tutto mondo, tutto ordinato con cura; ma adesso è diventato un paesaggio su cui già passò l’uragano, la tempesta, la guerra, la morte. L’idea di morire arrabbiato ha sconvolto tutto ed in un modo indecente per un uomo rispettabile come io credo ancora di essere. Certo quel genere di morte per idrofobia deve essere orribile; ed io lo ho escluso, valendomi a un dipresso del ragionamento che lei ha fatto, dottore. L’idea un po’ va, e poi torna. Torna con l’insistenza dell’antico demonio nell’animo degli asceti d’altri tempi. Dice: “Con permesso„. Ed è entrato già. “Guarda, mi dice, che anche Morgante che era un gigante, è morto per il morso di un granchiolino.„ Ma quella, dico io, è una fola di Luigi Pulci. “Sì, è vero; ma non ricordi nel Giornale del Vespero quel bel racconto di tanti anni