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170 | novelle d'ambo i sessi |
— Bifolco cosa vuol dire?
— Non sa cosa vuol dire bifolco?
— No.
— Venga qui. — E condotto che l’ebbi sul limitare, gli additai la campagna. — Vede là in fondo del campo quella piccola macchia che si muove? Quello è un bifolco che falcia.
— Un contadino.
Seguitai a dettare: il bifolco, col viso a terra, urlava supplicando: Mercurio, aiùtami! Ma Mercurio disse: O infingardo, prima aiùtati da te, premi su le ruote, sospingi il carro con ogni forza, sferza i cavalli, pèntiti della tua infingardaggine e allora ti aiuterò. Morale....
— Il nostro professore, — osservò Cirillino, — non metteva mai la morale.
— Ed io la metto, e non accetto interruzioni: Morale: Soltanto chi la sua vita conquista con la fatica di giorno in giorno, è degno della libertà e della vita.
Guardai il dettato:
— Lei ha pessima scrittura. Il suo professore non le ha mai detto che lei ha pessima scrittura?
— No.
— E poi manca tutta la punteggiatura.
— La metto dopo.
— Ah, la mette dopo?