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156 | novelle d'ambo i sessi |
stato chiarito. Erano in fatti due che si assomigliavano. Ma ora sono.... una sola! Certo. perchè quella a piano terreno è morta. In grande silenzio è morta. Morta ella era silenziosamente, come silenziosamente era vissuta. Mi sovvenni in fatto di alcuni uomini e donnicciole che apparvero un giorno; e, frettolosi e sommessi, vuotarono le tre stanzette di ogni masserizia; accuratamente, interrogando le pareti e i pavimenti. Erano i congiunti di lei.
Questa era la diafana che aveva dato e promesso i confetti, se i bimbi non avessero fatto “bordell„ e aveva detto “Bambin Gesù!„. Dunque ora di diafane ce n’era rimasta una sola. Veniva poi quella che stava ad uscio ad uscio con noi, ed era fuggita al nostro arrivo come un topo sorpreso. Il biglietto di visita su la sua porta, portava un grazioso nome di rondinella: Emma T***, sarta.
Oimè, più nulla rimaneva; nè meno la sarta, giacchè, per la vista torbida, non poteva lavorare che con aghi di grossa cruna.
La signora Emma era anche discretamente deforme. Ma chi può negare che un mezzo secolo addietro non fosse stata anche lei così graziosa come il suo nome? Un mal di cuore la ha tutta enfiata; sono caduti i denti, sono nati i baffi: ma prima dei baffi, al tempo dei