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138 | novelle d'ambo i sessi |
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Gli domandavano i compagni:
— Perchè, paron Mènego, dormiu a bordo in vece che a cà vostra?
— Perchè xe più caldo a bordo.
— La vostra Bettina la patirà al fredo, paron Mènego!
— Va in malora ti e ela.
— Mènego, no vegnì a disnar stasera? — domandava la Bettina con voce molle ed umile più che la cera.
— No, vado all’osterìa.
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All’osterìa Mènego acquistò gran nome in poco tempo. Egli vinse tutti i bevitori.
Paron Tita aveva bevuto un trenta bicchieri di vino greco. Paron Marco ne portava trentacinque senza cadere. Essi erano i bevitori più famosi. Ma paron Mènego arrivò sino a quaranta bicchieri, e vino nero come il sangue del delfino, e vino di Puglia. E con tutto ciò stava in piedi.
Però non faceva più zum-zum, o uhm pà, pà, là, come prima quando accompagnava bonariamente il coro dei bevitori.