Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
122 | novelle d'ambo i sessi |
aveva alimentato di olio e benzina il motore della sua vita politica, e non viceversa, come malignano gli ignoranti.
— Dunque, vengano i signori Antonio e Cleopatra.
*
Veramente non entrò che Cleopatra.
Il gabinetto particolare dell’onorevole era piccino, elegante, fine come lui.
Ma quella donna lo ingombrò.
Era una signora di inusitata mole: impennacchiata, frusciante di seta. Ma un omettino sudicetto, vestito di nero, si smascherò dietro Cleopatra.
Doveva essere Antonio.
— Voi siete proprio l’onorevole deputato Pier Luigi Petrucci? — domandò strisciando su gli erre la signora e posando sul tavolo una tozza mano, carica di brillanteria.
— Io sono quel desso, — disse l’avvocato con una sua non illepida smorfia del volto, la quale corrispondeva ad un riso interiore.
— E loro, — domandò egli alla sua volta, — si chiamano realmente Antonio e Cleopatra?
— Legittimi coniugi, — disse l’omarino sudicio, del quale non si vedevano gli occhi, na-