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pietro panzeri lix


se ne aprisse un’altra e, in fatti, associatosi co’ suoi amici e assistenti, istituì in via Unione quella Poliambulanza la quale doveva in processo di tempo avere così grande sviluppo e favore del publico; trasferita poi in via Fieno, attualmente in via Arena.

In questo periodo di tempo di quasi sei anni, che decorrono agitati e veloci, il Panzeri produce i suoi migliori lavori d’ortopedia, e molti altri ne inspira ai suoi colleghi. Lavori originali, compendi, riviste e bibliografie, sempre interessanti, riguardanti la specialità, compaiono successivamente nell’Archivio d’Ortopedia da lui fondato, a cui ormai faceva capo ogni cosa che riguardasse la scienza ortopedica e che in breve aveva percorso l’intera penisola, accolto festosamente dagli studiosi della specialità.

La via era ripresa, la popolarità riacquistata; ed il coraggio andava crescendo in ragione dei risultati ottenuti. Ma il Panzeri non si arresta a questi risultati. Sorretto dall’esperienza e dalla conoscenza ormai profonda dei vari argomenti dell’ortopedia, si crede in obbligo, non solo di esercitarla, a vantaggio dei poveri e dei ricchi, ma di divulgarne sempre più la conoscenza. E quantunque il giornale da lui fondato la rendesse nota e familiare già sufficientemente, tuttavia egli pensò di riuscire ancora più efficace al suo scopo, coll’aprire un «corso d’insegnamento dell’ortopedia» in quell’istessa Università, a cui lo legavano vincoli di riconoscenza