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i misteri del giovane cuore 245


— Capisco, ma sa lei che ha già avuto tre duelli?

— Allora la cosa si fa molto seria....

— Altrochè! Serissima.... E lei che consiglio mi darebbe?

— Io? Io nei suoi panni sa che farei? Lascierei il primo....

— E poi?

— E poi lascierei anche il secondo....

Mi fissò in volto le sue ingenue pupille....

— .... e ne sceglierei un terzo, — conclusi.

Se ne ebbe a male, e disse: — Sempre così loro uomini: scherzano su tutto; anche su le cose più serie, come è questa.

L’aria le pungeva il grazioso visino. Con la mano gentile si compose lo scialletto entro il collarino. — E brutto questo — disse: — donano invece molto quei bei collarini di renard, grossi, con la testa e le zampe. Ha visto come stava bene quella signora che era con noi in tram?

— Elegantissima, — diss’io.

— Tutto ultima moda: adesso usano gli anelli in tutte le dita: e la sottana, dice un giornale di mode, deve essere fatta come un fiordaliso, che sarebbe come?

Io le spiegai che cosa fosse il fiordaliso, ed ella trovò il paragone molto bello e mi ringraziò.

— Dunque, signorina, tornando a noi, lei che intende fare?

Sorrise accortamente: — Adesso vado da una mia amica, in fondo di corso Vercelli. Lei legge tanti bei romanzi e sa mettere nelle lettere tante belle espressioni romantiche....

— E risponde al primo....

— No, rispondo a tutti e due, due belle lettere....

— Ma allora le cose rimangono come prima....

— Sicuro! Cosa vuole che stia lì a impazzirmi la testa?