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244 i misteri del giovane cuore

ricchezza. Da un cancello usciva un coupè: dentro si vedevano delle cosine candide: bambine senza dubbio.

— Ecco, veda — disse lei — così mi piacerebbe prendere marito: un bell’appartamento col calorifero, con la carrozza, col giardino, oh, così va bene.

— Ma il suo fidanzato — dissi io — se è così savio, come lei dice, e così bravo, finirà col farsi una buona posizione....

— Oh certo! Il suo principale con l’anno nuovo lo metterà a cento cinquanta al mese.... Ma e poi quell’altro?

— Ma già, — diss’io, — c’è quell’altro; me l’era dimenticato. Chi è quest’altro?

Arrossì a pena poi disse:

— Un tenente....

Io feci un atto che non parve incontrare la sua approvazione perchè aggiunse presto con entusiasmo:

.... un tenente scic! di quelli con le bande gialle!

È nobile: veda qui lo stemma. E fiorentino, e bisogna sentirlo come parla bene in francese. Fa sempre passare tutto il suo squadrone sotto le mie finestre e mi guarda di sopra il suo cavallo che pare mi voglia mangiare. Alle corse di S. Siro l’ho sempre visto in stage coi primi signori....

— E lei vuole anche a lui un pochino di bene, scommetto, — diss’io.

— Come si fa? me ne vuole tanto lui!...

— Ma insomma a chi vuol più bene, al primo o al secondo?

— Sarebbe al primo.... ma....

— Ma, cosa?

— Il secondo, veda, ha giurato che o mi rapisce, o uccide qualcheduno, o si uccide se non gli corrispondo: la lettera dice chiaro.

— Altro è dire, altro è fare! — diss’io.