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106 | sotto la madonnina del duomo |
di tutte le cose belle e grandi della grande città: distinta come una pia luce di stella fra molto buio e molte tenebre, e da quella corona si svolgeva l’aureola di un’idea che lo faceva lagrimare ancora:
— Chissà che non si ricordi!
⁂
Il piccolo, miserabile convoglio ora andava diritto, e ora il piccolo convoglio della morte avea forza di sospendere per un breve istante la furia potente dei tram, delle carrozze, della gente rapita dal lavoro: passava fra quelle vertigini di cose il piccolo convoglio, che solo va lento e sicuro, perchè va a meta sicura.
Si levava il cappello anche l’uomo del garofano bianco; si arrestava anche la dama dal mantello scarlatto: ultimo omaggio della civiltà alla verità.
Attraversò tutta Milano.
E quando furono poi nello spiazzale pulito entro il recinto del cimitero monumentale, dal carro fu tolta la piccola bara. Venivano giù intanto fuor della neve i grandi carrozzoni parati a nero del tram elettrico di Musocco.
La piccola bara ignota fu messa dentro fra altre bare ignote attendendo Chi la distingua.
Alcuni salirono: le ruote scintillarono una luce verde e il tram della morte sibilò e fuggì.
Tutto in fretta come a Milano.