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100 sotto la madonnina del duomo

e lui da un’altra; e soltanto quando ci mettemmo come voleva lui, sembrò contento e poi spirò. Ma se l’avesse sentita quella voce! pareva che sapesse tutto, tutto quello che era stato, e che lui ci giudicasse; e ci ha voluti l’uno qua e l’altro là del su’ letto e teneva una manina su la mano di lui.... di Pasquà, e ci ha uniti per l’ultima volta con più santità che il prete all’altare quando ci ha sposati. — E la giovane donna che avea parlato così sino allora, scoppiò in un urlo orrendo che atterrì Ambrogino, e si ritrasse in fondo alla stanza e gridò tre volte: — Signore! Signore! Signore! — e si buttò per terra, sul pavimento, con le braccia stese che faceva pietà.

Ambrogino guardò attorno impaurito che venisse qualcuno, chiamato a quel grido che pareva la volessero ammazzare. Non c’era nessuno, ma già cadeva la neve e avvolgeva tutto nel silenzio.

Allora si accostò alla giovane quasi con sospetto e si chinò e la levò su, le pulì le vesti che erano imbrattate e col suo fazzoletto le asciugò il volto e non diceva nemmeno più «povera tosa»; ma crollava il capo come per dire: «ma guarda cosa c’è mai nel mondo!»

Dopo, per fortuna, la si riebbe da per sè, se no Ambrogino era deciso a chiamar gente, anzi dopo quello sfogo sembrò come sollevata. Sorrideva quasi e disse:

— Grazie, signor Ambrogio. Il Signore, che c’è (non l’ho mai sentito così bene da vicino come ora che c’è) il Signore le renderà merito della sua carità: non mi sono potuta sfogare con nessun altro e mi sono sfogata con lei, l’avevo qui nella gola come una cosa dura; ora l’ho mandata fuori. Lui, povero martire, l’ha pagata per tutti, oh, l’ha pagata per tutti! gli ha fatto come Cristo: è morto lui per gli altri, lui povero cittino, solo, capisce? solo e senza difesa!

— Ma che la non si commuova più...., — supplicò Ambrogino.