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Ai lettori
La strenna dei Rachitici dovrebbe oggi presentarsi vestita a lutto davanti a suoi lettori per esprimere il cordoglio dell’Istituto per la sciagura irreparabile ed inaspettata da cui fu colpito. Chi mai dei nostri antichi benefattori, nel recare, lo scorso anno, la consueta e generosa offerta all’Istituto, avrebbe potuto supporre che, dopo pochi mesi, l’uomo che ne era l’ispiratore appassionato e sapiente, la guida amata e riverita sarebbe d’un tratto scomparso. Sembrava che a lui, ancor nel fiore di una virilità apparentemente robusta, nel pieno fervore del pensiero e del lavoro, fosse serbato un lungo avvenire, dovesse, per molti e molti anni ancora, rimanere aperta quella nobile arena, nella quale così valorosamente si esercitava pel sollievo delle umane sofferente, pel progresso della scienza da lui prediletta. Ahi, era un inganno, una mera apparenza, un’illusione che, dissipandosi, con un colpo improvviso, ci ha lasciati nel