Pagina:Panzini - La cagna nera.djvu/99


— 95 —

non c’era più: evidentemente si era smarrita o si era addormentata, ed io mi ero levato e me n’era andato.

Non ne provai dispiacere, e non pensai nè meno che essa avrebbe guaito tutta la notte cercandomi su e giù per la riva; che avrebbe potuto cadere in mare, che alla mattina avrebbe avuto fame: io non ci pensai. Avevo una gran stanchezza e dormii tutta la notte quanto fu lunga senza risentirmi.

Il giorno seguente mi persuasi che si era affogata; perchè altrimenti a quell’ora avrebbe fatto ritorno; e stavo col cuore sospeso temendo di udirla raspare alla porta. Nulla!

Così passarono diversi giorni e a me pareva di essere più libero allora che Patirai non c’era più. Perchè v’era quel brutto nome di Patirai, quello schernevole nome di Patirai che non mi si voleva staccare dal cervello. A tutto ciò che è buono e che è debole si può dare il nome di Patirai; un nome che fa ridere! Ma la cagna era affogata: dunque tutto era finito; anche il nome mi si scancellava a poco a poco dalla visione della mente.

Questo però non vuol dire che io riacquistassi