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-73 ogni altro argomento resta assolutamente abolito.
Ma Aquilino aveva fatto i conti senza Bobby, il quale iniziò un questionario grammaticale.
Volea sapere se si dice zolla di zucchero o pezzetto di zucchero, se si dice mòllica o mollìca, e perchè! se si deve scrivere tè, tea, o thé, e se i versi belli sono quelli lunghi o quelli corti; e perchè in italiano c’è il tu, il voi, il lei, e di chi è il verso appena vidi il sol, che ne fui privo. — Lei non lo sa, non lo sa!
Aquilino si sentiva stringere come da un nodo maligno da parte del piccolo demonio. La coercizione poi di pesare ogni parola, di esprimere il contrario di quel che pensava, si presentò come una fatica non calcolata nel suo nuovo ufficio. E d’altra parte darsi per vinto davanti a quel minuscolo personaggio, irritava il suo amor proprio.
Stava una mattina meditando tristamente a quale genere di pedagogia avrebbe potuto ricorrere, quando i suoi occhi caddero su la propria imagine, riflessa nello specchio.