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— Ci vuol altro, ci vuole, che caramelle per me, oramai!
— To’ , bimbo! Non te la prenderai mica con me?...
— Io non me la prendo con lei. Ma verrà il giorno....
— Che giorno? Il giorno del riscatto? Credi anche tu alla promessa del riscatto?
— Credo nel giorno della giustizia! Li distruggeremo gli uomini falsi, gli uomini egoisti, in malafede....
— Ma no, bimbo, che non distruggerai niente — disse con tutta calma quel signore. — Tutt’al più, quelli che adesso vedi coloriti di nero, te li vedrai coloriti con un’altra tinta, e tu rimani grullo più di prima. E poi chi ti dice, bimbo mio, che siano falsi, egoisti, in malafede? Credi tu che esista l’uomo che la mattina, quando si alza dica a sè stesso: oggi voglio essere falso, cattivo, in malafede? Troppo onore!
Ma Aquilino digrignava i denti.
— Del resto, se ti fa bene — disse quel signore — , vòmita.
Realmente Aquilino aveva mangiato roba pessima. Vomitava adesso per la prima volta, ed era lui stesso meravigliato d’aver tanta