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Così che Don Malfattini aveva potuto indorare tutte le Madonne ed i Santi della sua chiesa, fare molte opere di beneficenza ai vivi, ed essere àrbitro delle elezioni nella città.

Non fu facile per Aquilino afferrare Don Malfattini; egli svolazzava sempre di qua e di là in mille faccende; ma a furia di pazienza, potè afferrarlo per cinque minuti di udienza. Senonchè quando si trovò davanti a quei due lanternoni di occhiali e udì quella voce secca, gli cadde il cuore. Un uomo in partecipazione di affari con Domineddio, avrebbe dovuto possedere una meno arida voce e far segni pietosi col volto, udendo le premesse che fece Aquilino, cioè la devozione di mamà per la Madonna, l’olio d’oliva, i fiori, ed altre delicatezze della pietà e della miseria.

— Già — rispose Don Malfattini. — Ma ci troviamo, signor mio, di fronte ad una pregiudiziale: la di lei riverita madre, nostra parrocchiana e degnissima persona, gode intanto di una pensioncina di cinquantadue lire dal Comune; ella, poi, è studente, cioè in condizione privilegiata e in bella salute, del che mi compiaccio. Ora le nostre instituzioni benefiche sono rivolte a speciali categorie di persone, come liberati dal carcere, fanciulle