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attenta. Era tutta protesa verso una schiera che avanzava inneggiando alla guerra. Ad un tratto ella si slanciò levando il grido: — Viva la guerra! Io vi porto il saluto della libera Inghilterra. Hurrà!
Aquilino, sorpreso, la seguì, e si trovò fra il tumulto dei dimostranti.
Per fortuna, ecco irruppe di traverso un cordone di carabinieri, che acciuffavano qua e là.
— Attenta, signorina, ci acciuffano! — ebbe appena il tempo di dire, sospingendola con violenza sotto il portico, che la grossa mano di un carabiniere calò su di lei.
La giovinetta si stette imperterrita.
— Carabiniere italiano — gridò, — ti porto il bacio della libera Inghilterra! — E gli buttava baci..
Il povero uomo, davanti a quel bel volto che gli buttava baci, rimase interdetto. Ma una voce rabbiosa che dietro gridava: — Arrestate! arrestate! — fece cambiare di posizione alla mano del carabiniere; e si posò su Aquilino. — Io? — - Lui era un saggio giovane. E i carabinieri, sospinti, passarono oltre.
— Cara signorina — disse Aquilino a miss Edith — io credo che ci capiterà qualcosa di grosso questa notte; finiamo in guardina,