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— Pòvera, cara Edith — disse la marchesa, e si accostò alla fanciulla e la prese presso di sè, con affetto.
— Io sono mortificato, cara miss — disse il senatore — ma non supponevo che lei che era così ben penetrata dell’intimo meccanismo della vita; lei così freddamente razionale si risentisse tanto per un accenno del tutto obbiettivo al suo paese d’origine....
— Razionale, razionale, caro senatore — disse la marchesa, — ma siamo tutti formati di carne....
— Continuate pure, senatore — disse miss Edith. Sorrideva ora, squassando la testa per far cadere via le lagrime dalle grandi pupille.
— Io sono mortificato, molto mortificato — diceva il senatore.
Ma le lagrime sgorgàrono con rinnovata violenza dalle pupille di miss Edith.
— Venite, venite, Edith — e donna Bàrbera trasse di là la fanciulla.
Allora Aquilino parlò e disse del fratello di miss Edith, morto combattendo a Charleroi.
Tutti ne furono dolenti, e il senatore anche più mortificato. Se avesse saputo la cosa, si sarebbe guardato dal rievocare tristi ricordi. — Ma a parte le rispettàbili ragioni del sentimento — disse poi — , quando si fa