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Capitolo XXII.
La condotta del marchese don Ippolito di Torrechiara.
Ma la condotta di don Ippolito li costrinse al ritorno.
Perchè don Ippolito, da quando sentì i battaglioni della storia che si approssimavano all’Italia con cupo rumore, fu preso da grande passione. Egli pensava a quello che meglio sarebbe convenuto all’Italia di fare. Ma le costruzioni dei suoi pensieri crollavano sotto la responsabilità immane del fare; crollavano sotto la responsabilità immane del non fare; e intanto la notte odorosa a Villa delle Magnolie passava insonne, mentre il rombo della cupa storia si avvicinava.
E abbandonò allora Villa delle Magnolie, e venne alla città.
Ah, come don Ippolito s’avvide in quei giorni che donna Bàrbera lo aveva saviamente consigliato a percorrere la strada degli onori politici, chè se così avesse fatto avrebbe