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mezzo, in un ovale, una guerriera bionda languiva presso una fontana; e, presso la donna, un sol cavaliere.
— Questo soffitto — spiegava il castaldo — si sarebbe potuto vendere a gran prezzo; ma il signor conte, il quale pur non era ricco, mai volle. Del soffitto gli importava poco; ma quella figurazione lì in mezzo che lei ora guarda, non la voleva dar via.
— La morte di Clorinda!
— Mi pare bene che dicessero così.
E allora Aquilino, affissandosi, vide da quella figurazione venir fuori questi versi luminosi e palpitanti nel suono delle parole:
E la man nuda e bianca alzando verso Il cavalier, gli diè pegno di pace.
Alcun che di giovanile e come arridente correva per la stanza. Era la poesia, giovanetta austera e immortale, che consola di baci e di rose il pianto degli umani. E questa cosa immortale e beata è generata dai poeti mortali?
Imagini ancora non sospettate, della vita e della morte, si rivelavano al giovane.
Poi gli sopraggiunse repentina Y imagine di quella guerra crudele che buttava in fondo al mare tutti gli Iddii e tutte le Dee.