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La marchesa osservò che anche il suo caro ritmo, per effetto della guerra, non c’era più.
Ella era stata costretta a ridursi, anzi tempo, a Villa delle Magnolie, vis—à—vis del marchese.
I fili delle consuete comunicazioni mondane andavan cadendo ad uno ad uno, e perciò fra i due coniugi avvenivano meno corti circuiti.
Però la marchesa si annoiava vis—à—vis del marchese.
La Villa settecentesca delle Magnolie era grande; il parco era grande; satiretti e flore marmoree tra i viali di mortella lo adornavano; ma gli sbadigli della marchesa erano grandi, per quanto la grazia della bocca piccoletta comportasse.
Ella era già esausta della guerra; ma il signor marchese diceva:
— Eh, eh! Ma, mia cara amica, non sono stato io che ho dichiarato la guerra all’universo. È stato il sire di Hohenzollern!
— Sembra che vi faccia piacere.
— Niente affatto , piacere; ma cònstato: quella vostra Inghilterra è da un secolo, sacrebleu, che si diverte, dopo aver mutata la sua isola in un’immensa pelouse per