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Ora Bobby dopo aver saltato ad abundantiam, si preparava a collocare in una profonda tomba i libri della sua adolescenza.
«Gothardbahn! Saint—Moritz! Calais! Ostenda, Inghilterra, Scozia», erano le parole che squillavano su le sue labbra.
Non si aspettava per partire che la promozione di Bobby.
Molti imponenti bauli erano già pronti in anticamera. Fra quei bauli, aristocratico, enorme, nero, era il baule di miss Edith.
Il giovane guardò a lungo la camera, ora disfatta, di miss Edith. L’anima delle piccole cose, delle care eleganze di lei era sparita.
— Non tornerà più, miss Edith, in Italia? — le domandò Aquilino.
— Forse che sì, forse che no — rispose sorridendo.
La marchesa fu più esplicita: — Forse che sì.
Il senatore aveva quasi assicurato il posto a miss Edith. E quando un uomo, come il senatore, propone allo Stato una data partita, lo Stato compera.
Aquilino questa volta baciò Bobby. Bobby era in abito da viaggio, ma non saltava più.