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Poi altro libello ed altro titolo: Discours de Brantôme. — È questa filosofia? Aquilino guardava confuso quei libri.
— E questo spaventoso immoralissimo libro, C laudine à l’école; e quest’altro, Intentions di Oscar Wilde; e quest’altro, Décadence latine di Sar Peladan, son libri per una giovanetta, per una educatrice? E mia moglie lo sa, lo sa!
— E cosa le ha risposto la signora marchesa?
— Ha risposto che è letteratura, e che non c’è niente di strano che una giovane donna istruita legga questi libri e sappia tutto. Ma è stùpido — io le ho detto — spalancare la finestra davanti ai ciechi. Non si può piantare una quercia entro un vaso da fiori, se no il vaso si spezza. Accidenti alla letteratura!
— E la marchesa?
— La marchesa ha detto che badassi alla mia testa, perchè la mia è già spezzata. La mia! Credete, credete, quella inglese ha stregato mia moglie! E quest’altro infernale libro del Nietzsche, Jenseits von Gut und Böse, al di là del bene e del male, cioè un libro esotèrico, che io, voi forse, con molti «forse», potete leggere, può essere dato in pasto al cervello frullino di una donna? E questa