Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
prestava stupendamente. Ho passato con lui gli anni migliori della mia giovinezza, e debbo dirvi di una sua grave pecca; per cui ebbe molestie, e duelli anche: la beffa! Poter fare una beffa! Con le beffe da lui perpetrate si potrebbe mettere insieme un volume tutto da ridere. Io non ve le racconto, perchè non ne ho voglia. Sotto questo riflesso si poteva pensare anche ad un vizio mentale. Però la dirittura morale dell’uomo vi è dimostrata da quanto sto per dirvi. Avvenuto il divorzio, Cosimo mutò di punto in bianco. I figliuoli, per ragioni delicate che credo opportuno tralasciare, furono affidati alla tutela del padre. Ebbene: per circa dieci anni, quanto durò l’educazione dei figli, egli non fu altro che il precettore, il compagno indivisibile dei figli: oh, figli studiosi, seri, educati, composti! Mi ricordo — quei giovanotti facevano allora il liceo — che padre e figli parevano quasi tre fratelli. Lui s’era messo a studiare con loro; e viaggi all’estero; viaggi di istruzione in Italia in tanti luoghi, anche remoti — sapete quale enorme ricchezza è nel nostro paese di simili peregrinazioni! Irraggiava da lui una felicità così grande che attraeva ognuno. I suoi figli! Oh, come li ama! si dicea con stupore. Un’adorazione! Il so-