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«uno stravagante!» Pareva la condanna del mondo! Ed anche Pietro, l’apostolo, tremò davanti alla condanna del mondo, e disse ben tre volte che egli non era stato con Cristo, che non conosceva quel nazzareno chiamato Cristo! E Cristo non trovando altro espediente per guarire la viltà di Pietro, dovette ricorrere allo Spirito Santo: il quale scese bensì dal cielo nel giorno della Pentecoste ed illuminò i dodici apostoli: ma in misura non sufficiente per illuminare poi gli altri uomini.
Vedendo il marchese di così reo umore, Aquilino levò una lettera ricevuta qualche tempo innanzi dal conte Cosimo, nella quale si contenevano affettuose parole per il marchese, ed abilmente, un po’ per volta, si mostrò desideroso di sapere quella parte della vita del conte che egli non sapeva, ed a cui, con parole di condanna, aveva fatto allusione donna Barberina.
Il marchese disse: — Infandum, regina, iubes renovare dolorem, o come dice Dante, Tu vuoi che io r innovelli, con quel che segue.