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— Farete il lesso quando lo voglio io! — tuonò come una bombarda il marchese Ippolito, verso il servo; e poi rivolto alla moglie:
— E voi — disse — rispettate almeno il lesso, signora, chè vostro padre, in fondo, poi, ha fatto i milioni avvelenando mezzo esercito con le sue scatole di carne in conserva I
La marchesa ascoltò, non si mosse, sfoderò due occhi da basilisco che Aquilino non aveva mai veduto. Disse con una secchezza atroce: — Fareste meglio a starvene tutto l’anno fra i villani o a non uscire dal sudiciume del vostro studio.
Il marchese ascoltò come estàtico, parve mandar giù in gola qualche cosa che gli veniva su; e non replicò.
Successe un gran silenzio, ed Aquilino, si vide solo a tavola, col cameriere idiota che con lo spazzettone liberava automaticamente la tovaglia dagli abominevoli avanzi del santo pane.