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— n8 —
— Io credo — disse ad Aquilino la languida poetessa — che miss Edith ne parli più per snobismo che per convinzione. Ma realmente Federico Nietzsche è l’annunziatore.
— Ah sì, molto probabile — rispose Aquilino.
— Lei — fu sollecita la giovane donna a soggiungere — forse lei crede che Nietzsche sia un pazzo o un perverso?
Il volto di Aquilino tradiva, in realtà, un candore così bello.
— Oh, un santo! — sospirò la giovane donna. — Questo vecchio mondo imputridisce, e Nietzsche è il profeta dell’igiene del mondo.
Anche Aquilino non aveva troppa stima del mondo, ma quell’imputridisce gli pareva eccessivo. Però, se le faceva piacere....
— La grande creatrice della vita è la guerra — disse la poetessa — , e soltanto un bagno di sangue farà sano il mondo.
Aquilino guardò con stupore quel dolce viso che proferiva così spaventose cose; sperò che la giovane donna mutasse discorso; invece, anche più fatale, ella proseguì così:
— Ed allora avverrà che l’eletto incontrerà la eletta, e la fusione dei due esseri sarà così sublime che non rimarrà che la morte.