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anche chiamare reciproco compatimento; la ipocrisia era come una toilette necessaria per nascondere le parti pudende del discorso; quella vacuità poteva parere come simbolo dell’enorme verità filosofica che tutto nel mondo è vano: e se quei vacui signori questo non dichiaravano, è appunto perchè nel gioco in fantile del perchè, mai si deve pronunciare la parola perchè.
Forse sarebbe stata goffaggine plebea lo schernire.
E la stessa sentenza di miss Edith che gli parve così immorale, perchè immorale?
«La bellezza è tutto per la donna» — questo, in sostanza, avea detto miss Edith.
E al suo paese — or ricordava — quella vecchietta che piamente si recava mattina e sera nel gran tempio, tutto isculto a sentenze, non soleva ripetere una sentenza consimile?
Soleva la vecchietta dire, ed ora Aquilino ricordava: «Quando una donna bella è, povera del tutto non è».
E nel tempio fra le sculte sentenze, questa vi era: Quod est quod est? Ipsum quod fuit. Quod est quod fuit? Ipsum quod est.
Era lui che non sapeva. E leggere libri per imparare, non basta.