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Poco dopo Bobby ritornava tirandosi a rimorchio la mamma e anche miss Edith.

La marchesa capì al primo sguardo che Aquilino bolliva col coperchio chiuso, e per quella squisitezza che era tutta sua, parlò così: — Bobby non le ha raccontato che imperfettamente, cioè a modo suo. Tutti, anzi, (la marchesa si riferiva ai personaggi dei suoi ricevimenti) sono rimasti enchantés dei progressi fatti da Bobby, ed il senatore non meno degli altri. Ma purtroppo Bobby è un farceur incorreggibile, e si è messo, ier l’altro, a far la parte di Muzio Scevola quando stende la mano sul fuoco. E poi l’altra scena quando il re Pirro tira la tenda e fa venir fuori l’elefante con la proboscide per spaventare il virtuoso Fabrizio. E infine Orazio che butta a terra i tre Curiazi. Impossibile non ridere. Da questo punto Bobby non c’entra più ed entrano in scena altri personaggi: insomma si accese un poco di discussione intorno a Roma antica, ed il senatore — suo professore, del resto — che, come lei non ignora, è una autorità del genere, ha fatto osservare che i primi sècoli di Roma sono fole ampiamente dimostrate insussistenti dalla critica tedesca.... — Io ho inteso fandonie — interruppe Bobby — ; e che non si spiegano più nei ginnasi.

La Madonna di Mamà. 7