Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
Capitolo XI.
Muzio Scevola e compagni.
Una mattina Bobby, con aria di grande letizia e soddisfazione, la incominciò lui la lezione, e per l’appunto, così: — Professore, mi dispiace di dovèrglielo dire; ma lei mi fa perdere il tempo ad imparare tante fandonie. Ed io perchè devo studiare le fandonie?
— Sarebbe a dire?
— Ma tutte quelle sue storie di Muzio Scevola, di Fabrizio, di Cincinnato non sono vere niente del tutto. Sono tutte fandonie!
— E chi glielo ha detto? — domandò Aquilino turbatissimo.
— Lo ha detto il senatore X..., e se non lo sa lui che è professore all’Università ed ha la fabbrica di tutti gli altri professori, chi vuole che lo sappia? Se Romolo, se Camillo, se Muzio Scevola, se Lucrezia e compagnia bella non sono mai nemmeno esistiti, perchè