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vida di minacce, sperando di commuovere miss Edith. Ma miss Edith non si commosse.
Bobby però scattò e protestò vivamente. — Nessuna forza del mondo può invadere l’Inghilterra!
All’interruzione, la mano di miss Edith si levò: — Bobby, quando il maestro parla, voi non dovete parlare.
Ma la pupilla di lei ravvolse il fanciullo di un lampo di tenerezza.
Quando però la presenza di miss Edith mancava — e nelle belle giornate invernali mancava spesso — le lezioni cadevano in tono molto minore.
Fu lo stesso Bobby che fece osservare la cosa al maestro.
— Quando c’è miss Edith, lei fa la lezione che assomiglia al poeta Emme, nostro amico di casa, quando tiene le conferenze. Solo ci manca lo smoking e la gardenia.
Il miserabile Bobby! V’erano momenti in cui Aquilino era preso da Bobbyfagia. Lo avrebbe strangolato!
E non solo cantava meglio, ma anche ammutoliva in presenza di miss Edith, come in