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amico cav. Ginetto Sconer, arrivato adesso adesso con la sua automobile da Milano.

Io allora ho fatto un inchino protocollare, e ci siamo seduti.

— Guardavo bene — disse la contessina — di chi poteva essere quella limousine: ah, è sua?

— Con l’onore di servire.

Ho subito un rapido interrogatorio da parte della contessina, su la mia automobile.

— Nuovo modello, sì, contessina. 16-24 HP, messa in moto automatica, luce elettrica.

— È la prima volta che viene a P***?

— Ci sono stato altre volte, ma non mai in così fortunata occasione.

— Allora lei conoscerà le antichità artistiche di P***.

— Mi dispiace — ho risposto — ma la di lei presenza mi esonera dal conoscere le antichità artistiche di questo paese.

La contessina torna ancora a fare, ah, ah, ah! Poi dice:

— Molto galante il signore.

— Contessina — rispondo gravemente — io sto sul terreno della realtà.

— Lei viene da Milano?

— Direttamente.

— Ha molte relazioni con artisti a Milano?