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“Sì, carina, ma bada che ti sbrodoli tutta col bigné„. Sono tutte piene di entusiasmo; e io non capisco bene se per i bigné, le sfogliatelle, per qualcos’altro. Perciò domando a Maioli:
— Di che parlano?
— Di un predicatore forestiero che ha tenuto una serie di conferenze nell’oratorio del duomo su la missione della donna. Oh, c’è ancora della religione qui a P***.
Altre signore, signorine entrano. Improvvisamente io dico: — Questa è lei.
— Avete indovinato — dice Maioli con solennità.
Un’irradiazione d’oro è entrata. È maggio, ma la luce è aumentata, come dice Lionello. È lei! lei! Ha la veletta. Ma il mio cuore fa tac! Una mano solleva la veletta che si posa sul naso. Dio, che naso aristocratico! L’altra mano prende un marron glacé; la bocca si apre, il marron glacé scompare. Felice marron glacé!
Stringo la mano al conte in silenzio. È commosso. Anch’io!
Ma ecco, le signorine si fanno attorno alla contessina.
Una, due parlano: tutte parlano. “Sì, sì, sì, contessina: vogliamo lei presidentessa del comitato per le onoranze al padre. Sì, sì, sì„.