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VII.


LA CONTESSINA GHISELDA.


Ho dato quest’ordine a Biagino, il mio chauffeur:

— Domani, che è domenica, tenete pronto per le nove. Andiamo a P***. Vedete di arrivarvi per le undici e mezzo.

Perchè questa decisione?

Non so: ma l’idea di sposare una contessina, mi fa sentire un sapore di alta dominazione. Non ci avevo pensato al sangue blu. Vedo l’avvenire quando avrò sposato la contessina. Naturalmente, da principio, lei non mi ama. Mi ha sposato, perchè è povera. È stata comperata! È delizioso comperare una contessina. Si aggira altera, disdegnosa, per questo appartamento. Ma io sono pieno di riservatezza e di delicate premure; non domando niente, attendo! Finchè un bel giorno la contessina mi dice: “Ginetto Sconer, voi siete la perla degli uomini, l’ideale dei mariti.„ Come nel “Padrone delle Ferriere„. È strano: ma con quell’affare dello champagne di Maioli mi sono creata in testa un’imagine di donna bionda. Ma forse è anche l’effetto dei romanzi di Lionello. Quando quell’uomo lavora le