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di P***. Lui dice che era ufficiale di cavalleria al tempo della battaglia di Custoza, ma è rimasto sempre uguale; magrolino, a passettini svelti svelti, zazzera bianca, cravattina bianca, fiorellino all’occhiello. Il suo volto è fresco e roseo come quello di un bambino. Dopo che ha parlato, fa sempre un risolino di felicità. Non lo fa certo per mostrare i denti perchè è una dentiera: deve essere una misura igienica, ridere. Quando una cosa gli piace, compone le labbra a ventosa, e succhia. Quando, invece, una cosa non gli piace, fa il contrario, buffa; e quando poi si commuove, piange: e anche queste devono essere misure igieniche.

“Lei, mi insegna — gli ho detto più volte — come ha fatto a conservarsi così bene dal tempo della battaglia di Custoza, ed io la metto nelle mie réclames come esempio vivente dell’efficacia della mia vitalina, più le regalo dieci mila lire.„

Anche pei vestiti deve avere un segreto: ogni tanto lo vedo ricomparire con certi abitini che ho conosciuti tanti anni fa. “Lei è sempre elegante„ gli ho detto. — “È la figura elegante — mi ha risposto — e poi è la contessa mia moglie„.

Quando nomina la contessa sua moglie, si commuove sempre.