Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 254 — |
Finalmente ci siamo riconosciuti. Era il pasticciere di P***.
— E lei — disse — è quel signore....
— ....che ha fatto tante spese nel suo negozio. Ahimè, sì; sono io.
— Che tempi, signore, che tempi — esclamò lui. — Proibita la fabbricazione dei dolci. Ah, non lo sa? La nostra industria è la sola sacrificata. Quelle belle torte, quei bei fondants, quelle sfogliate che erano la nostra gloria! Quei marrons glacés, si ricorda?
— Ah, i marrons glacés!
— Che cosa metteremo più nelle nostre vetrine? Fichi secchi, castagne secche, qualche dattero. Ero venuto a Milano per una partita di caramelle di Torino....
Questo richiamo del passato mi esasperò.
— Ah, le famigerate caramelle! Buon giorno.
E piantai quel signore sul marciapiede, perchè era stato lui a darmi referenze sbagliate sul bottoncin di rosa. Una referenza sbagliata, tanto in commercio quanto in diplomazia, può avere conseguenze incalcolabili. Del resto non creiamoci più illusioni: le rose, oggi, nascono aperte.