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tessina non ha bisogno di farsi più bella, io non ho regni da offrirle....
Mi pare che capisca; ma non nel senso voluto da me.
Ad ogni modo io era avviato e continuai:
— Lei che dice sempre: superato, superato! Mi pare che si possa superare anche questo punto.
Ma non potei finire che sentii per risposta un’impressione dolorosa.
La mano della contessina si era posata con violenza su la mia guancia destra. Un rumore, come plaf ciac, risuonò nel giardino.
Quando mi riebbi, il giardino era vuoto. Mi affacciai fuori.
Vidi, giù per la discesa, la gonna dell’abito princesse che ondeggiava sdegnosamente sopra le scarpette.
Deve aver detto anche: Cochon!
Il mio orgoglio sanguinava. Avevo offerto la morale tradizionale, ed ero stato respinto; avevo superato anch’io e offerto la morale in libertà, ed ero stato respinto, anzi schiaffeggiato!
Io non so, io non capisco più niente. Io avevo fatto alla contessina una offerta brutale, sia pure; ma è anche vero che io mi ero attenuto alle più scrupolose lezioni della psicologia fem-