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disse: — Io allora dovrei fare come le altre fanciulle che cercano marito.

Allora io mi buttai nella voragine.

— Contessina, premetto; — dissi — ma nella fattispecie lei non ha bisogno di cercare, perchè vi sono io.

— Lei?

Con che tenerezza, con che languore proferi quel lei! Le sue pupille mi guardarono. Io vi ero caduto dentro come nel mare.

Ella sorrideva. Non so perchè, rimasi attonito anch’io quando quel lei mi fece capire che lei ero io. Ripetei.

— Perchè no? Io!

Mi guarda.

— Non capisco che cosa ci trovi di strano, che mi guarda così. Lei trova tutto bello, tutto delizioso: l’acqua, i fiori, le bestioline. A me pare che potrebbe trovare passabile anche Ginetto Sconer. Io sono uomo di parola, io la faccio basilissa sul serio. Lei ha la sua villa delle Cipressine. Lei le vuol bene perchè ci è nata. Noi supponiamo che vi siano i vetri rotti, i soffitti che cascano, e, sopra, tante ipoteche. E allora noi porteremo via le ipoteche, metteremo i vetri nuovi, rifaremo i soffitti. Se poi invece di un bamboccio, ne vogliamo far due, ne fa-