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— Ah sì, — disse — per voi, gente mercantile, l’Attileide e i vostri empiastri sono la stessa cosa. Intanto quel povero giovine ne morirà di dolore.
— Per così poco? Speriamo di no, contessina. Se l’Attileide non potrà essere rappresentata a Roma, si potrà rappresentare a Milano: se non quest’anno, l’anno venturo. È questione di aspettare.
— Aspettare? Non si può aspettare.
— Scusi — dissi io — Cioccolani non sarà mica una donna, pardon! in istato interessante, che non può aspettare un giorno di più.
— Questo appunto è il caso — disse la contessina — perchè se venisse la pace, l’Attileide è rovinata.
— Per questo non si preoccupi, contessina. Il governo italiano ha calcolato la guerra a tre mesi: ma il governo inglese, che è più pratico, l’ha calcolata a tre anni.
— Voi mi consolate, Sconer.
(Vedete le donne! Questa qui, presso il pozzo, vuole la guerra: quella là, sotto la pergola, vuole la pace).
— Contessina, — dissi io — mi conceda di non capire perchè Cioccolani non può aspettare.
Si passò sconsolatamente la mano su la fronte