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Constato con piacere che madama Caramella è presa da un po’ di convulso.

— Ma quando sarà finita la guerra, quando lui tornerà, saranno felici. Non crede lei che la guerra finirà presto? — domandò con ansia madama Caramella.

— Finire? Ma se è appena un anno che è cominciata? Dove ha letto lei queste panzane? Nei giornali forse? Ma cosa crede lei che scorticare i tedeschi sia facile come scorticare il suo porcello? Eh! eh! Noi uomini d’affari ne sappiamo qualche cosa. Finire? Ma, prima, si deve muovere l’America, che sono cento milioni; poi si deve muovere l’Asia che sono almeno altri cinquecento milioni. Pensi che adesso, con la telegrafia senza fili, si può chiamare tutto il mondo alla guerra.

— Ma finirà una buona volta.

— Può darsi; ma dopo verrà la rivoluzione, e chi si salverà saremo appena noi modesti capitalisti che sapremo, se occorre, comperare anche la rivoluzione.

— Ma Iddio non permetterà.... — balbetta la povera madama Caramella.

— Ma cosa vuole che Iddio, con una amministrazione così vasta, possa occuparsi di questi dettagli? Lei ha tempo, cara signora, di iniziare per la sua figliuola una cura ricostituente.