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chezze che dice, che fa venire il latte ai ginocchi„.

— Idiota fanciulla! Dovevate dirle che io ero d’accordo con suo padre.

— Anche questo ho detto.

— E vi ha risposto?

— Che piuttosto che sposare un parrucchiere, fosse anche coperto d’oro, si butterebbe giù dal campanile di San Fulgenzio, che è il più alto della città.

— Ma è pazza quella fanciulla!

— È innamorata, signore!

Lisetta tacque, e anch’io.

Ma quelle parole atroci riferite da Lisetta mi fischiavano alle orecchie. Io parrucchiere? Io sono un costruttore della bellezza, e anche di civiltà, perchè chi usa i miei prodotti è educato e civile. Sentivo in me un’auto-intossicazione di furore.

— Io tirerò le orecchie a quel signore — dissi.

— Non lo faccia, per carità — disse Lisetta, — Tutti quelli che sono stati in guerra hanno preso lo spirito sanguinario.

— Credete forse che io abbia paura?

— Oh, no, signore: ma dico che è un momento succedere una disgrazia.

— Io, del resto, non voglio fare tragedie, ma