Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 150 — |
Oretta sollevò gli occhi con la lentezza con cui si leva la stupefatta luna d’agosto.
Le faccio i nomi di Lionello e di tanti altri scrittori che mettono giù quei libri d’amore che Dio li benedica!
Questa fanciulla ignora totalmente la letteratura.
Le piacerebbe andare a teatro a sentire i drammi serî.
— Ma non si va più a teatro — dico — per sentire i drammi serî.
— E allora perchè si va a teatro?
— Per tante altre ragioni: vedere come sono vestite le attrici....
Riprende il tic e tac coi ferri. Sarà effetto di quella lana grigia, ma è una realtà che quelle mani non invitano a deporre un bacio.
Proseguo:
— Ah, io sono molto dolente che la sua signora madre abbia declinato il mio invito in modo così inverosimile. Sarei stato altamente lusingato di farle vedere la mia casa stile rococò: troppo lusso per me; ma è così. — Descrivo il mio modesto appartamento. — Ahi! troppo grande per me, che sono solo. A mangiare da solo — creda, signorina — vengono le idee melanconiche.