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XIX.
LE OPINIONI DI MIA SUOCERA.
Appena sono di ritorno a P*** enuncio all’avvocato il mio programma di una bella corsa a Milano in automobile. “La signorina Oretta non conosce Milano? — domando. — Questo è grave„.
Papà era entusiasta: una bella gita in automobile. Ma Oretta disse che bisognava sentire mamà.
— Ebbene, sentiamo mamà.
Abbiamo sentito mamà: ma abbiamo trovato una opposizione che non sospettavo.
— Milano? A cosa fare a Milano? — domanda mamà.
— Che cosa fare a Milano? A vedere Milano.
— Condurre la mia bambina in giro per Milano e vedere quelle donne che sembrano le maschere che si vedevano una volta di carnevale, nelle vetrine? L’ultima volta che sono stata a Milano, ho detto a mio marito: “Andiamo via, che mi pare di essere una donna perduta„.
Lodo il suo elevato spirito di moralità, ma osservo che si tratta di una stilizzazione, di una valorizzazione della bellezza: direi un concetto