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— Veramente Cioccolani — risponde la contessina — va a sentire la messa cantata per inspirarsi per il terzo atto dell’Attileide. Vedete, Sconer: la messa cantata contiene elementi lirici e drammatici di primissimo ordine che agiscono su le turbe. Le turbe non capiscono niente, ma si muovono con la suggestione lirica. I versi di Cioccolani sono come la messa cantata: non sono versi, sono ponti lirici, su cui le turbe devono passare. Devono! Il brivido panico, il furore dionisiaco investe le turbe, e passano là dove vuole il poeta. — Qui la contessina si fermò, guardò con occhi strani, e poi disse: — Ah voi, ma che dico voi, nessuno può comprendere quale tragedia interiore si è svolta nell’anima di Cioccolani, e anche nella mia!

Non capisco; e si deve vedere che non capisco, perchè mi domanda:

— Conosce lei i Canti Ermetici di Cioccolani?

— Mi dispiace....

— È stata la sua prima affermazione lirica: il suo cervello è radio!

(Un milione al grammo!)

— Ebbene, i Canti Ermetici sono passati inavvertiti in Italia. L’Italia ignora Cioccolani! Ma non è ignorato in Germania: in una Geschichte der jungen futuristichen italienischen Literatur,