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Ha trovato una cosa nera nel gelato bianco.
— Cosa c’è in questo gelato? Guardate! — E presentò al cameriere la cosa nera su la punta del cucchiaino.
Una mosca!
Disputa se è una mosca. È una mosca constatata.
La contessa madre, che finora ha vuotato mezzo il cestello delle paste, si sveglia e vuol vedere.
— Orrore! Una mosca!
Seconda disputa col cameriere se la mosca era caduta allora, o durante la mantecazione del gelato.
La contessa madre vuole interloquire e dice misteriosamente: — Adesso gli operai fanno apposta a mettere le porcherie nelle robe che devono mangiare i signori.
Terza disputa se è stato quel cameriere oppure un altro cameriere a portare il gelato. — Ma pretendete forse — dice Cioccolani — che io vi guardi in faccia per vedere chi è il cameriere che mi serve? Io constato una mosca. Ignorate, o ignorante, quanti milioni di microbi si nascondano sotto le ali di una mosca?
Non dice mica male; ma mi pare che si possa risolvere la questione con l’ordinare un secondo gelato: e così il pericolo della mosca è eliminato.