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valle avare, nazarei con le cesarie intonse, gli ultimi legionari romani, le vergini di Santa Genoveffa. La tragedia si svolge in tre grandi stazioni; la prima ad Aquileja, la seconda sui campi Catalaunici, la terza in una cattedrale di Pannonia. Sinceramente, donna Ghiselda, mi sarebbe necessaria almeno una gita ad Aquileja per qualche studio archeologico: ma adesso le autorità militari frappongono difficoltà....

— Scusi — mi permetto di osservare, — ma mi pare che Attila re degli Unni sia un personaggio poco simpatico.

Il poeta non risponde: ma la contessina si infiamma: — Poco simpatico Attila? Ah! Il magnifico genio della stirpe, il purificatore sublime!

Mi permetto di non capire.

E semplice — risponde la contessina. — Attila è la Nemesis, che purifica con l’esterminio l’umanità.

— Mi dispiace, ma non posso condividere questa opinione.

— La guerra, egregio signore — dice Cioccolani, — è nient’altro che la catarsi dì purificazione: l’olocausto offerto ai genî oscuri delle stirpi.

Senonchè a questo punto il poeta Cioccolani mutò voce: — Ma cameriere, cameriere, venite qui: è inaudito!